Testo di Franca Vitone


Il Miglior Brodetto 2011
è di Luigi Pomata di Cagliari

 

Come nelle precedenti otto edizioni sono state due le Giurìe che hanno avuto il compito di decretare le migliori zuppe di pesce tra le nove delegazioni in gara nella nona edizione del Festival internazionale del Brodetto e delle zuppe di pesce, manifestazione organizzata dalla Confesercenti di Pesaro Urbino, in programma dal 9 all'11 settembre. Dicevamo due le giurìe: una tecnica composta da qualificate firme del giornalismo enogastronomico nazionale ed una popolare, aperta al pubblico.

     E' stato di Luigi Pomata dell'omonimo ristorante di Cagliari il miglior brodetto 2011, secondo il giudizio della Giurìa tecnica presieduta da Enzo Vizzari. E' stata, quindi, la Sardegna a superare la concorrenza delle altre otto delegazioni in gara, italiane ed estere, portando il titolo per il secondo anno consecutivo in terra sarda.

     Se la Giurìa tecnica ha premiato la Sardegna, quella popolare ha voluto attribuire il premio speciale al Veneto, rappresentato da Gianni Bonaccorsi del Ristorante “Il Ridotto” di Venezia, il quale – per l’occasione – ha riscoperto e riadattato un’antica ricetta risalente a 200 anni fa ed ispirata alla tradizione contadina.

      Il Festival, anche più degli anni passati, ha coinvolto decine di migliaia di persone provenienti da varie parti d’Italia ed anche dall’estero, grazie anche ad un clima che ha letteralmente affollato le accoglienti spiagge della cittadina adriatica ed, ovviamente, attratte dai numerosi stand gastronomici in cui veniva servito il brodetto, nelle sue varie e differenti presentazioni.



 

Ma non solo agli stand; anche nei numerosi ristoranti della zona era praticamente impossibile fermarsi a pranzo o a cena senza una prenotazione, in quanto ovunque si registrava il tutto esaurito. Indubbiamente un ottimo successo che punta – come sottolinea Ilva Sartini, Direttore Confesercenti Marche e Fano ed indiscussa colonna portante dell’evento – ad unire la promozione turistica alla valorizzazione di una eccellenza alimentare costituendo un volano molto importante per l’economia.

     E’ appena il caso di far notare come il Festival rappresenti anche un’ottima vetrina per altri prodotti tipici, non solo della zona. Ad esempio “l’Olio dell’Unità d’Italia” nato dalle “gocce” di 300 oli pervenuti dal Trentino, dal Salento, da Trieste, da Marsala, dalla Sardegna. Una bottiglia di questo prezioso blend è stata offerta in omaggio al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E poi, sempre nel settore dell’olio, non si può fare a meno di citare quello squisito della vicina Cartoceto, rappresentato dall’azienda agricola di Lorenzo Cecchini “Chesanova”. Anche l’aceto balsamico di Modena è stato presente al Festival grazie alla Cooperativa d’Arte Balsamica di Modena, un insieme di “artigiani balsamici” uniti da una forte passione, per produrre quello che è considerato uno dei capolavori della gastronomia, vero e proprio “oro nero” di Modena.



 

Ma la lista dei prodotti sarebbe troppo lunga. Un cenno, però, è doveroso farlo perché si tratta di una e propria curiosità: stiamo parlando della Birra Champagne “Amarcord”, una birra artigianale, prodotta ad Apecchio, ai piedi degli Appennini Centrali nelle Marche, la cui bottiglia così come l’etichetta raffigurante un pavone, sono state disegnate da Tonino Guerra. Il nome “Amarcord”, espressione dialettale che significa “mi ricordo”, prende spunto dall’omonimo film di Federico Fellini, per cui “la Gradisca, la Tabachera, la Volpina e la Mi Dona, “  nomi delle donne protagoniste del film diventano anche i nomi delle birre della linea classica delle birre “Amarcord”.

     Ma torniamo al Festival. Per la prima volta in gara anche due chef appartenenti a due nazioni bagnate dall’Adriatico, Croazia e Slovenia, mentre numerosi momenti culturali hanno arricchito la manifestazione. Ricordiamo, in particolare, il Convegno sulla biologia dei pesci da brodetto, tenuto dal Prof. Corrado Piccinetti, Direttore del Laboratorio di Biologia Marina e Pesca dell’Università di Bologna.

      E’ da poco calato il sipario sulla nona edizione del Festival, ma gli organizzatori sotto la guida di quel vulcano di idee che è Ilva Sartini, sono già al lavoro per  l’edizione del decennale, per un’ulteriore sfida all’insegna del gusto, della creatività e della composizione culinaria.