LUISA CHIUMENTI



 

Una mostra monografica, dal titolo significativo,  "L'Armonia Perfetta" , é stata  allestita nelle sale del Vittoriano per  narrare lo sviluppo di quello che fu l’armonioso, costante sviluppo della poetica di Mondrian pur sulla base di quella che é stata definita la “ossessione per l'idea di progresso” dell’ artista olandese (Amersfoort, 7 marzo 1872 – New York, 31 gennaio 1944). Circa 70 le opere esposte, fra olii e disegni, veri e propri capolavori in gran parte concessi eccezionalmente dal Gemeentemuseum dell’Aia, con la collaborazione e il supporto di grandi istituzioni museali come il Denver Art Museum, il Philadelphia Art Museum, la National Gallery of Canada di Ottawa, il National Museum of Modern Art di Kyoto, in un percorso che vede l’intero cammino artistico di uno dei più importanti Maestri del XX. Accanto alle opere del pittore olandese appaiono alcuni lavori di altri artisti, scelti fra quelli che influenzarono in qualche modo la sua evoluzione artistica. Curata da Benno Tempel, Direttore del Gemeentemuseum dell’Aia, la mostra e si é avvalsa di un prestigioso comitato scientifico composto da Hans Janssen, Gemeentemuseum, L’Aia, Franz W. Kaiser, Gemeentemuseum, L’Aia, Michael White, Università di York. 



 

Siamo a cavallo tra il XIX e il XX allorchè Mondrian, come del resto tutti gli altri artisti d'avanguardia, si adoperava per cercare di  superare l'aspetto esteriore della realtà volgendosi alla ricerca di “una verità più profonda”. Forte fu il suo interesse  per la corrente cubista e da qui  Mondrian si mosse alla ricerca di una possibile “strutturazione per riduzione”, già contenuta in quella corrente, fino a raggiungere la  pittura astratta e a dar vita, pochi anni più tardi, a quella corrente che fu poi definita “Neoplasticismo”. Come  Kandinskij, Mondrian cercò di andare oltre agli elementi espressivi della pittura, dati da: “linea, colore e forma o superficie, cui veniva attribuito un valore proprio, che non rimandava a qualcos'altro”, “riducendo tali elementi all'essenziale: soltanto linee rette, verticali e orizzontali, mai diagonali; soltanto colori primari; nessun colore composto, come in natura  e i non-colori nero, bianco e grigio. Ne derivò una delle fasi più affascinanti della storia dell'arte moderna: il gioco di Mondrian con le linee orizzontali e verticali e la ricerca della composizione ideale”.



 

Nei Paesi Bassi del primo Novecento, Piet Mondrian (Amersfoort, 7 marzo 1872 – New York, 31 gennaio 1944) era un paesaggista di successo. Ma era curioso, ossessionato dall'idea di progresso e ne  riteneva una missione il suo raggiungimento. Ne derivò una delle fasi più affascinanti della storia dell'arte moderna: il gioco di Mondrian con le linee orizzontali e verticali e la ricerca della composizione ideale.E’ il 1911 quando Toorop e Mondrian organizzano una mostra d’arte moderna ad Amsterdam, e le loro opere vengono esposte tra quelle di Cézanne, Picasso e Braque e  sarà la prima volta che  Per Mondrian vede quadri cubisti. E’ la circostanza che lo sollecita ad andare a Parigi, avviando la fase decisiva della  sua evoluzione e dopo una breve parentesi cubista, già nel 1914, Mondrian compone i suoi primi quadri astratti. 



 

Tornato in Olanda prima dello scoppio della grande Guerra tornò in Olanda, continuando la sua ricerca, Mondrian  dette vita al movimento  "De Stijl" : uno stile nuovo per un nuovo futuro. Tornato  a Parigi alla fine della guerra, il suo atelier, in Rue du Départ 26,  era veramente all’avanguardia: vi apparivano, dipinti sui muri, i suoi tipici quadrati, mentre vi si trovavano, appesi,  quadri e molti  specchi che moltiplicavano illusoriamente, le viste e gli spazi

Lasciata l'Europa nel periodo nazista Mondrian si stabilì a New York, dando anche sfogo alla sua passione per il jazz.

La mostra, che si avvale di un bel Catalogo, edito da Skira, é stata organizzata da Comunicare Organizzando ed é stata promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali,in collaborazione con:  Regione Lazio – Presidenza e Assessorato alla Cultura, Arte e Sport , Roma Capitale – Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, Provincia di RomaPresidenza e Assessorato alle Politiche culturali. Ha avuto inoltre  il patrocinio di: Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero degli Affari Esteri, Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano é sotto l’Alto Patronato del Pesidente della Repubblica Italiana.

 

Mondrian a Roma:

una mostra alComplesso del Vittoriano
Via San Pietro in Carcere
00187 Roma
(fino al 29 gennaio 2012)

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