Testo di Luisa Chiumenti

Da quest’anno Ecotur si è posta una nuova “mission” “training and business” , basata sull’approfondimento dei mercati per fare Business e così negli ampi spazi della Camera di Commercio di Chieti si è svolto l’ interessante “Nature tourist workshop” : una business opportunity che ha fatto incontrare con grande successo la Domanda Internazionale ed italiana, attraverso la presentazione e la commercializzazione del prodotto. In tale ambito si è svolta anche la 6^ Borsa dei Borghi più belli d’Italia. Ed è stato appunto la prestigiosa sede che ha accolto la XXIII edizione dell’annuale Evento Ecotur, all’insegna del motto: “Turismo Natura batte la crisi” , durante la quale è stato  presentato dal presidente di Ecotur  Enzo Giammarino, dal coordinatore scientifico del Rapporto, Tommaso Paolini, e da Laura Leoni della direzione centrale statistiche economiche congiunturali dell’Istat.
Turismo Natura significa infatti sport all’aria aperta e grande flessibilità e autonomia  nella pianificazione della vacanza: l’eco-turista fa coincidere sempre più i suoi soggiorni con i week-end o i cosiddetti ponti. ”. E durante i lavori della edizione di quest’anno il “lancio” più forte è avvenuto, per il “Biking”: il fascino del cicloturismo, molto ben illustrato dalla relazione del professor Paolini, che ne è stato antesignano,  non ha peraltro limiti di età, perché è adattabile ad ogni tipo di possibilità e attitudini fisiche. E inoltre, un turismo “lento” come quello offerto dal biking. Molte le esperienze e le proposte scaturite dalla XXIII edizione di Ecotur, che dimostrano l’attualità e l’importanza di “realizzarsi” oggi nel Turismo, lavorando con piacere ed offrendosi all’ospite  con cortesia ed un linguaggio più aperto e più ricco. E in tal senso il B&B può avere un valore aggiunto rispetto all’albergo. 

Ecco ad esempio quanto è stato presentato riguardo ad una esperienza vissuta in Sicilia, a San Vito Lo Capo, con un progetto “con prestito d’onore” realizzato da una Agenzia di viaggi che poi, con l’avvento di internet  (che pure ha fatto crescere moltissimo l’ex – alberghiero), si è trasformata in “Tour Operator”. Qui è avviato oggi, con grande successo  un B&B, che Ha preso l’avvio inizialmente da una residenza che offriva ospitalità ad amici e parenti. La gente viene quindi guidata con estrema semplicità, dall’inizio alla fine del soggiorno sulla base dell’attento lavoro studiato dall’operatore con una verifica precisa di tutti i termini di sicurezza che vanno sempre verificati, spostando il viaggiatore verso un turismo classico individuale o di gruppo, su cui oggi predomina, anche in Sicilia, il cicloturismo. E’ chiaro naturalmente che ogni regione ha le proprie leggi e in Sicilia viene chiesta “unicità” di interventi, prima di giungere alla “ufficialità”. E’ stato anche messa in evidenza la nascita di “nuovi turismi”, tra cui segnaliamo ad esempio quello per gli “over   70”, con prodotti ideali per l’anziano (con tour non massacranti e alimentazione più consona); quello “per sole donne”, che possono avere necessità diverse nei tempi e nei luoghi; il “turismo medico”; il turismo “patriottico “ ( con itinerari della grande guerra, etc.); e, molto diffuso e importantissimo per la ricchezza dei luoghi (ogni  regione ha infatti la sua devozione particolare dai luoghi di padre Pio, ai sentieri dei pellegrini della Francigena, etc.) quello “religioso”, che offre una ospitalità economicamente molto accessibile, in quanto utilizza case religiose a costo ridotto.

E a questo punto non possiamo non citare gli eventi mondiali come quello che ci attende nel 2015: l’Expo che non sarà certo solo Lombardia, ma determinerà sicuramente molti movimenti turistici in tutta la penisola. Pensiamo soltanto ai numerosissimi Borghi: l’Associazione de “I Borghi più belli d’Italia” ne ha selezionati oltre 200 ( rurali, montanari, marinari, etc.), per farli entrare in questo “Club di prodotto” mirato alla  valorizzazione di tanto preziose “gemme”  del nostro territorio. Ricordiamo come la prassi per essere inclusi in questo prestigioso elenco sia quella ottenere un provvedimento di certificazione molto selettiva; ad esempio quest’anno sono stati visitati ben 400 borghi, ma ne sono stati ammessi soltanto 219. Gli obiettivi di questa associazione sono quelli di valorizzare e promuovere il patrimonio dato dai piccoli centri, per i quali c’è comunque un interesse fortissimo all’estero per l’”italianità che sempre esprimono nella propria originalità diversificata, che si rischia di perdere e purtroppo è già in parte deturpata e comunque poco conosciuta ai più. L’interesse dei piccoli Borghi si basa oggi sulla forza della rete, per presentarsi in tutto il mondo in quanto la bellezza (intesa in tutte le sue accezioni, e non soltanto quella estetica), deve diventare elemento trainante dello sviluppo del nostro paese el’obiettivo del turismo oggi deve essere quello di far sentire il viaggiatore come un cittadino residente, per la bontà e la qualità dei servizi. Il “paesaggio culturale”, così come viene definito quello dei piccoli borghi, dimostra come sia più importante e proficuo “ripristinare”, restaurare e salvaguardare anziché costruire “ex-novo” prendendo esempio da centinaia d’anni di cultura del paesaggio che ci hanno tramandato invariati gli scorci paessaggistici nella loro tipicità ( si pensi anche soltanto alle splendide teorie di cipressi che caratterizzano il territorio della Toscana). Tutto ciò porta di nuovo in primo piano il tema della destagionalizzazione con la  possibilità di declinare il turismo in tutti i suoi aspetti, poiché ogni territorio in Italia ha elementi tipici da sfruttare sapientemente e l’Ecoturismo è in grado di offrire un “turismo sociale” per tutti e in tutte le stagioni.

Per informazioni:

www.ecoturnatura.eu