Testo di Luisa Chiumenti

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, ha accolto, nei suoi prestigiosi spazi, dopo la presentazione alla Vancouver Gallery, una mostra dell’artista francese Patrick Faigenbau,  realizzata con il sostegno di Jeff Wall, artista a cui si deve la selezione delle fotografie, insieme a Kathleen S.Bartels ai quali (curatori della mostra di Vancouver), per la mostra attuale, si è affiancata la presenza di Jean-François Chevrier, per la sua profonda conoscenza  dell’artista e del suo lavoro. Per la prima volta ecco quindi in Italia oltre 70 opere di diverse dimensioni dell’artista per ripercorrere 40 anni di carriera: ritratti intimi, paesaggi rurali e periferie urbane, nature morte in un ricco corpus d’immagini colme di fascini immaginifico. Patrick Faigenbaum é nato  nel 1954 a Parigi dove vive e lavora e dal 2001 è professore presso l’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. E’ stato certamente  il ritratto il genere che ha avvicinato l’artista alla fotografia, portandolo a concepire in particolare come  la “rappresentazione di un corpo nello spazio fosse  “l’essenza della ritrattistica”, tuttora al centro della sua produzione artistica.

 

E sono gli anni ’80 che consacrano l’artista alla fama, attraverso i ritratti di famiglie aristocratiche italiane fotografate nell’ambiente circoscritto delle loro dimore ancestrali”..Si tratta di composizioni altamente rigorose, in cui le figure, la loro posizione in un certo contesto, ne determina la possibilità di  intuirne la storia. Si collegano a questa particolare sensibilità per la rappresentazione della figura nel suo vissuto, si collegano anche le fotografie di piccole dimensioni, scattate dall’artista alla propria famiglia . ecco in particolare quelle che vedono i famigliari raccolti in un incontro domenicale nell’incantevole luogo di nome Lys-Chantilly, alla periferia di Parigi. Avvicinarsi alle fotografie di Patrick Faigenbau,  vuol dire anche imparare a conoscere le varie fasi della sua vita d’artista: “dalla ritrattistica intima a alla natura morta e alle sue meditazioni sull’esperienza urbana contemporanea” a  cominciare dalle sue stampe di grandi dimensioni in cui “luce, ombra spessore e altri elementi visivi alludono alla storia dell’arte e del cinema, permeando le sue immagini, costruite tutte  con estremo rigore”.

Evocative, piuttosto che descrittive, le fotografie di Faigenbau richiamano tutta una serie di narrative che si spingono ben al di là delle immagini e che, in fondo, suggeriscono il percorso dell’individuo all’interno della complessità della storia, della struttura sociale e della vita quotidiana”. L’esposizione  si inserisce nell’ambito della XII edizione di FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma e propone per la prima volta in Italia oltre settanta opere di diverse dimensioni dell’artista, ripercorrendone quarant’anni di carriera: ritratti intimi, paesaggi rurali e periferie urbane, nature morte. Un corpus d’immagini che traccia una cartografia dell’Europa, dove le profondità della storia sono indissolubilmente legate al presente.

 

el panorama della fotografia contemporanea. Le sue opere sono presenti nelle principali istituzioni, dal Metropolitan Museum of Art di New York al Centre Pompidou di Parigi. Lo scorso 10 giugno ha vinto il prestigioso Premio Henri Cartier-Bresson. I suoi lavori sono esposti presso la Galerie Nathalie Obadia Parigi), il Metropolitan Museum di New York,), il MANM Centre Pompidou di Parigi, il MACBA  di Barcellona, la Galerie de France a Parigi e gli sono state dedicate numerose personali in Francia e negli Stati Uniti, mentre  numerose collezioni d’arte pubbliche e private possiedono opere dell’Artista. La mostra celebra quindi il ritorno dell’artista parigino a Villa Medici, ricordando il suo periodo da “Borsista  dell’Accademia trascorso a Roma.

Patrick Faigenbau a Villa Medici

Fino al 19 gennaio 2014Per informazioni:

www.villamedici.it

Studio Martinotti

Tel.06 7460312