Testo di Mariella Morosi

DOPO MESI E MESI DI LAVORO, TUTTO E’ PRONTO A NOVOLI, UN PICCOLO CENTRO DEL SALENTO, PER LA “NOTTE DEL FUOCO” DEL 16 GENNAIO.

BRUCERA’ IL FALO’ PIU’ GRANDE D’EUROPA PER CHIEDERE UN ANNO RICCO DI FRUTTI E LA BENEDIZIONE DI SANT’ANTONIO ABBATE. E’ UN RITO CHE SI RINNOVA DA SECOLI TRA SACRO E PROFANO.

A Novoli, piccolo centro del Salento, è cominciato il count down a per l’evento piu’ atteso dell’anno: l’accensione di un immenso falo’, alto 25 metri e con un diametro di 20, eretto in onore di sant’Antonio Abate,  il «Santo del fuoco» e patrono della città. Tutti gli abitanti, per mesi e mesi, hanno raccolto i tralci di vite, scarti della potatura nei vigneti del Parco del Negroamaro, li hanno legati in fascine – almeno 80.000- e le hanno accatastate secondo regole precise che si tramandano di padre in figlio. Si perde nella notte dei tempi l’origine di questo rito,  un tributo a Sant’Antonio Abate che risale certamente all’epoca bizantina. Proprio al fuoco, uno dei quattro elementi della natura -il piu’ vitale, affascinante e terribile ma anche simbolo della rinascita che viene dopo la distruzione-  è stata affidata la devozione al Santo e la speranza di un’annata agricola ricca di frutti. Le pratiche arcaiche della cultura contadina, tra sacro e profano,  hanno subìto nel tempo un’evoluzione con connotazioni nuove, al passo con i tempi e seguendo i cambiamenti sociali.

 

Oggi la Focara è un evento di dimensione internazionale che richiama ogni anno decine di migliaia di visitatori che vengono per ammirare il falò più grande d’Europa affidandogli, chissà, preghiere e speranze all’inizio di un anno che si vorrebbe ricco, se non piu’ di messi, di serenità e di gioia. C’è un momento emozionante prima dell’accensione del falò, quello più legato al culto religioso. E’ il rito “acrobatico” della Bardatura. Una catena umana si arrampicherà velocemente sulla catasta e isserà  l’immagine del Santo sulla cima. Brucerà anche quella, nella “notte del fuoco”, tra invocazioni e preghiere, danze e brindisi augurali. Si svolgerà anche un’imponente processione con la banda comunale che si concluderà con la benedizione degli animali. Sfileranno mucche, pecore, asinelli, galline e oche infiocchettati con nastri e fiori. Tutti i novolesi saranno coinvolti, piccoli e grandi senza eccezioni. Proprio con gli obiettivi di conservare e tramandare nei valori e nei significati più profondi lo spirito della festa, ma anche con quella di renderla attuale e godibile con iniziative sempre nuove, è nata la Fondazione La Focara di Novoli, sempre attivissima con nuove proposte.

 

Accanto nalle celebrazioni cristiane dedicate a Sant’Antonio Abate, ogni anno predispone un cartellone con eventi che coinvolgono artisti di livello mondiale, musicisti, chef stellati e le aziende dell’agroalimentare salentino. Se è e vero che ogni festa si conclude a tavola, al cibo e al vino viene anche qui restituito il loro valore conviviale, sian nelle case che negli stand allestiti nelle vie e nelle piazze del centro storico. Una grande vetrina dell’agroalimentare della Valle della Cupa sarà  Salone Cupagri con il meglio dei sapori della Valle della Cupa. Una novità di questa edizione è il laboratorio «Penne al dente» riservato a giornalisti, assistiti da chef locali che li sfideranno a proporre piatti innovativi con prodotti rigorosamente a km zero, a base di olio extravergine, cereali e verdure, carni e formaggi del territorio.

Rinnovato nuovamente il gemellaggio con il Torneo dei Rioni di Oria, è molto attesa la pittoresca esibizione di musicisti e sbandieratori in costume. Il pittore giapponese Hidetoshi Nagasawa è l’autore del manifesto dell’edizione 2014, ma molti sono gli artisti che a vario titolo firmeranno i vari momenti della festa, come Letizia Battaglia, Peppe Avallone, Alpha Blondy, Omar Souleyman, Tinariwen, Muchachito Bombo Infierno, Bandadriatica, Bombino, BoomDaBash, Dubioza kolektiv, Motel Connection e Don Pasta. Promossa dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Lecce e dal Comune di Novoli in collaborazione con numerosi partner pubblici e privati, la Focara è stata inserita tra i beni della cultura immateriale della Puglia e partecipa alla catalogazione ministeriale per il riconoscimento Unesco.