LA NUOVA LINEA DI VINI DEI CONTI ZECCA DA AGRICOLTURA SOSTENIBILE

di Mariella Morosi

Ci sono tutti i profumi del mare e delle orchidee selvatiche nella linea di vini del litorale di Porto Cesareo, nel Salento, che la Cantina dei Conti Zecca ha presentato in anteprima al Vinitaly.  Sono vini che nascono da pratiche di agricoltura sostenibile, con tutto il rispetto dei criteri di produzione  che privilegiano quei processi naturali che consentono di preservare la “risorsa ambiente”. Nei 320 ettari di vigneti aziendali le condizioni pedoclimatiche consentono ai vitigni tipici pugliesi come il negroamaro e il primitivo di prosperare e acquistare corpo e profumi. Ne risultano etichette importanti che rientrano nelle doc Leverano e Salice Salentino. Tutte le bottiglie nate da queste buone pratiche sono contrassegnate da un segno distintivo: una piccola ape gialla, l’insetto che vive e produce miele solo in territori incontaminati, e per questo ne è considerata la sentinella. Il Ministero delle Politiche Agricole lo concede solo ai vitivinicoltori che si sottopongono al rigido disciplinare per ottenere la certificazione. E già a tamburo battente è arrivato il primo riconoscimento alla nuova linea: il premio speciale eco-friendly della Guida “Buoni Vini d’Italia” del Touring Club Italiano.

Ad avviare il progetto è stato il giovane Clemente Zecca, ultima generazione della nobile famiglia pugliese, che ha appena conseguito  una laurea in Economia con una tesi dal significativo titolo: “Una terra viva dà vini vivi”. Del resto -come afferma-  “E’ tempo di fare: i cambiamenti climatici ci impongono scelte decisive per difendere l’ambiente in cui viviamo”. Impatto zero, riduzione dei consumi, riciclo delle acque, difesa delle viti dagli insetti nocivi attraverso il metodo naturale: l’agricoltura sostenibile vuol dire tutto questo. “La cura della terra e dei vigneti fa parte del dna della nostra famiglia”, dice il conte Alcibiade Zecca che, con i fratelli Francesco, Luciano e Mario conduce l’azienda di famiglia, fondata ufficialmente nel 1935, ma di cui si ha traccia, nei documenti storici, sin dal 1.500. “Sono cinque secoli di passione e di cura per la terra – ha aggiunto con orgoglio- che ci vedono custodi dei vitigni autoctoni”. Anche il fratello Francesco concorda nella necessità di un’inversione nella gestione del vigneto.

“L’agricoltura sostenibile non è un traguardo – dice- ma una tappa molto importante del percorso che abbiamo intrapreso già da vari anni sul fronte della sostenibilità. Parallelamente al nostro impegno, stiamo anche attuando un processo di conversione al biologico, cercando di riportare al centro dell’attività agricola il concetto stesso di fertilità naturale del terreno, rispetto per l’ambiente e per chi ci lavora”.  Il buon vino nasce dalla terra, non in cantina. E’ un principio condiviso da chi unisce al rispetto della natura le più moderne e innovative pratiche enologiche, come l’enologo Antonio Romano, direttore generale della Cantina.  “L’utilizzo di pratiche di agricoltura sostenibile -dic - si traduce sicuramente in un vantaggio per la cantina da un punto di vista sia agronomico che economico, ma saranno anche e soprattutto il territorio e l’ecosistema circostanti a beneficiare delle conseguenze di tale approccio”.

Alcuni tra i vini dei Conti Zecca presentati alla Fiera del Vino di Verona come Liranu, Terra, Rodinò, Nero, Rifugio, Salento Igt, e Venus sono stati presentati e  offerti in degustazione ottenendo un grade successo di pubblico e di critica. Alcune delle etichette sono state già prenotate o vendute dai buyers nazionali e internazionali prima ancora di essere imbottigliate. E’ accaduto soprattutto per Luna,un bianco Igt Salento, blend di malvasia e chardonnay, già prenotato e andato in sold out. Dice il direttore commerciale, Valentino Caputo: “Luna continua a regalarci grandi soddisfazioni: ha ottenuto 93 punti da James Suckling che ha commentato: “Ancora una volta un trionfo!”, 93 punti da Luca Maroni, 90 punti da Doctorwine, 3 viti e mezzo da AIS VITAE, 4 grappoli da Bibenda.E ai giapponesi piace moltissimo”.