di Federica Pagliarone

E’ la seconda città della Francia, il porto più grande sul Mediterraneo e il polo economico della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Sto parlando di Marsiglia, una metropoli che, con oltre 300 giorni di sole all’anno nelle Bouches-du-Rhône, offre non solo porto, mare, musei, cicale, partite a bocce, ma anche e soprattutto gustose specialità culinarie diventate famose in tutto il mondo. Qui un’atmosfera conviviale e autentica accompagna i pasti quotidiani, dove l’olio d’oliva e l’aglio rappresentano gli ingredienti dei piatti più tipici. Crocevia del Mediterraneo, Marsiglia ha saputo esplorare le cucine venute da lontano e si è appropriata di alcune ricette che hanno arricchito il menu del territorio. Il risultato? Piatti speziati ma anche pesce, crostacei e altri frutti di mare che creano un bel panorama. Marsiglia presenta un gran numero di ristoranti, che vanno dalla cucina tradizionale al “world food” passando per i sapori orientali e quelli mediterranei con una forte influenza italiana, senza dimenticare le specialità di pesce.

 

Molto probabilmente il piatto più apprezzato e famoso è la bouillabaisse alla marsigliese, una ricca e deliziosa zuppa che è possibile degustare in moltissime varianti. Secondo la tradizione provenzale, la  bouillabaisse deve contenere almeno tre tipi di pesce locale, come: il grongo europeo, la gallinella di mare, il pesce ragno, lo scorfano rosso, ed almeno un paio di pesci nobili come ad esempio il san pietro e la bottatrice. A Marsiglia inoltre questa zuppa viene preparata e servita in un modo molto particolare: in un piatto viene servito brodo di pesce con dei crostini croccanti e un po’ di rouille (una salsa tipica provenzale al sapore di pesce e molto piccante), in un piatto a parte c’è il pesce saltato con olio d’oliva e altra rouille.

E anche se la Provenza è rinomata per i suoi vini rosati – oggi la Francia produce i migliori rosati del mondo ed in testa alla produzione si trova proprio la Provenza, dove il vino rosé rappresenta circa l’88% della produzione globale – questo piatto spesso è accompagnato da un buon bicchiere di vino bianco. Ma la gastronomia di Marsiglia non è fatta di solo pesce: olio d’oliva, miele di Provenza e spezie sono le colonne portanti di questo universo di sapori. Imperdibili anche l’aïoli (una salsa  simile alla maionese preparata pestando spicchi d’aglio e aggiungendo tuorli, limone, sale, pepe e olio), i pieds paquets (piedi di pecora e trippa di pecora ripiena in umido), la tapenade (detta anche burro nero della Provenza è una crema di capperi e olive, preferibilmente nere e nizzarde, ottima soprattutto sui crostini) e la zuppa al pesto (una sorta di minestrone con maccheroncini e aggiunta di pesto).

Inoltre, in uno dei forni più antichi della città, conosciuto con il nome di Four de navettes, si produce una delle specialità più profumate della zona, una golosità della vecchia tradizione: la navette. Si tratta di un biscotto marsigliese che viene generalmente venduto nel mese di febbraio per la Candelora, e che è lavorato esclusivamente a mano, elemento fondamentale per la perfetta riuscita di questa delizia. Sebbene gli ingredienti utilizzati siano molto semplici: uova, zucchero, farina, burro ed essenza di fiori di arancio, la loro particolare lavorazione fa di questo biscotto, fragrante e profumatissimo, una vera leccornia. Un’altra ricetta tradizionale di questa zona è costituita dalle paninesses fris. A base di farina di ceci sono molto simili alla polenta infatti per realizzarli la farina viene mescolata con l’acqua e fatta cuocere finché si è addensata. Una volta raffreddata viene tagliata a fette e fritta nell’olio di oliva, quindi gustata molto calda.

 

Se ci si trova a Marsiglia o nella bassa Provenza non si può fare a meno di gustare anche il pastis de Marseille, una tipica bevanda alcolica all’anice creata da Paul Ricard, da gustare tra amici all’ora dell’aperitivo,  la cui gradazione alcolica si aggira intorno ai 45 gradi, anche se ne esistono delle versioni analcoliche. Tra i biscotti tradizionali marsigliesi troviamo i dolcetti alle mandorle, le navette ai fiori d’arancio, la pompe à l’huile (focaccia dolce), i marrons glacés, i marseillotes (torroncini all’anice ricoperti di cioccolato), le espérantines (cioccolatini all’olio d’oliva) e i chichi-fregi (dolcetti fritti cosparsi di zucchero).

Conosciuta in tutto il mondo, la Birra Cagole ha il fascino irresistibile di Marsiglia e il sapore della magica Provenza. Non eccessivamente alcolica, è una bionda con un vago retrogusto di miele e un buon grado di amarezza che le donano un giusto equilibrio aromatico.

Per comprendere meglio la città e apprezzarne le molte attrattive vi consiglio di rivolgervi all’Ufficio del Turismo, che dispone di numerosi itinerari, ideali per ogni gusto e necessità.

Per ulteriori informazioni: www.marseille-tourisme.com, www.myprovence.fr; www.ccif-marseille.comwww.departement13.fr