LA CAPITALE DELLA PRODUZIONE LATTIERO CASEARIA NELLE VALLI DELLE OROBIE BERGAMASCHE

 

di Alessandra Bitetti

 

La candidatura di Bergamo come città creativa per la gastronomia UNESCO, annunciata dal Sindaco Giorgio Gori all’apertura di Forme 2018, nasce dalla consapevolezza che la città lombarda può essere a buon diritto considerata leader delle Cheese Valleys, che comprendono anche le province di Lecco e Sondrio. La produzione casearia, dunque, vista come elemento trainante della tradizione enogastronomica e dell’economia di Bergamo, grazie soprattutto ai formaggi delle Orobie, ha portato all’organizzazione di una serie di eventi, FORME, i World Cheese Awards e B2Cheese.

 

Dal 17 al 18 ottobre 2019 a Bergamo, nell’ambito della storica fiera Forme, manifestazione dedicata all’arte casearia italiana di eccellenza, ha avuto luogo la prima edizione di B2Cheese, fiera internazionale lattiero casearia per operatori di settore e appassionati di formaggi che, come ha dichiarato Francesco Maroni, Presidente di FORME e Coordinatore di B2Cheese “vuole essere un progetto di sistema del settore lattiero caseario perché l’Italia è un paese con una ricchezza incredibile in questo settore ma l’unico modo per emergere è far sistema. Noi delle valli orobiche abbiamo già intrapreso questo percorso e con B2Cheese vorremmo diffondere questo esempio di collaborazione, per creare una piattaforma di business internazionale”.

 

Centodieci aziende che producono 3 miliardi di fatturato, hanno rappresentato tutta la filiera della produzione lattiero-casearia fino al prodotto finale, il formaggio. La scelta di Bergamo per l’ambientazione e la valorizzazione del formaggio, non è casuale visto che dei 50 DOP dichiarati in Italia, la città lombarda ne vanta addirittura 9 : Formai de Mut, Taleggio, Bitto, Grana Padano, Gorgonzola, Quartirolo Lombardo, Provolone Valpadana, Salva Cremasco, Strachitunt.